Negli ultimi anni la tendenza dell’essere umano è purtroppo
quella di effettuare una selezione sui cani più che altro a livello
estetico, dimenticandosi di selezionare esemplari che presentino
buone caratteristiche comportamentali e struttura morfologica sana.
Un buon allevatore dovrebbe inoltre scegliere individui che mostrino
buone capacità di adattamento ad un ambiente umano socialmente
frenetico che, al giorno d'oggi, non può far altro che offrire un
livello di attività veramente basso rispetto al bisogno biologico
del cane.
Queste lacune nella selezione, unite magari ad alcune esperienze di vita negative, ci portano sempre di più ad osservare nel cane numerosi problemi comportamentali come ansia da separazione, distruttività, iperattaccamento, agressività, ecc.
Quando si prende in considerazione un disturbo comportamentale, è
altrettanto importante valutare l'attività svolta dal soggetto.
Il
bisogno di attività è una caratteristica genetica
del cane. Per attività si intende tutto ciò che è occupazione. La
maggioranza dei cani di famiglia, invece, passano gran parte del
loro tempo senza svolgere nessuna attività.
Spesso è proprio per
questo che molti di loro soffrono di disturbi del
comportamento legati allo stress da inattività.
Nel valutare i disturbi comportamentali di un cane è fondamentale considerare filogenesi ed ontogenesi dell’individuo. È molto importante tenere presente le caratteristiche genetiche del soggetto in questione ed esaminare la storia esperienziale e di vita del cane in modo da poter definire il suo insieme comportamentale.
Dopo aver considerato un quadro completo del nostro amico a 4 zampe, avremo la possibilità di valutare insieme i vari livelli di comportamento e di discuterne la problematicità con te, stabilendo le differenti modalità di intervento, ove necessario.
Per qualsiasi informazione non esitare a telefonare o scrivere